“Da ragazza ero soprattutto alla ricerca delle cose tragiche della vita. Tutto si è poi stemperato in un clima di positività, di sguardo anche alle cose bizzarre come un oggetto, un frutto per scoprirvi quella irripetibilità schemi ha sempre affascinato. Nella prima fasecoglievo lo sforzo, la vecchiaia, la distruzione dell’essere umano, la sua perpetua fatica e perfino la sua disperazione.Qualcosa, in fondo, è sempre rimasto in me di questa tendenza al serio, anche se in superficie sono prevalse le attrazioni per una cosa che dura un attimo, come lo sguardo di una persona o lo splendore di un bambino o la solennità di unPapa. Per me il mare è rimasto unanostalgia inguaribile. Il mare vuol dire molte nuvole, il tempo non costantemente buono che corrisponde a una mia esigenza di mobilità. Questo rinnovarsi di tutti i giorni è una cosa fantastica”

Mostra Accedemia Ligustica - Genova

dal 10/07/14 al 09/08/14

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Autoritratto Dina Bellotti (1912-2003) nel giardino dei Castelli Gualino
olio si carta, cm.43,5x39
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